La contessa di Verrua – Atto Sesto: Voglia di libertà

Continua la storia fitta di intrighi e passioni di Jeanne Baptiste d'Albert, la Contessa di Verrua.

Ti sei perso le puntate precedenti? Ecco qui i links!
Atto Primo: L’arrivo a Torino
Atto Secondo: L’incontro con Vittorio Amedeo II
Atto Terzo: La furia di Jeanne Baptiste
Atto Quarto: L’amante del duca Vittorio Amedeo II
Atto Quinto: Soggiorno a Nizza

La vittoria di Staffarda


Atto Sesto: Voglia di libertà


Mentre la Contessa di Verrua, Jeanne Baptiste, è ospite del convento per portare avanti la sua prima gravidanza, suo marito Ignazio, Conte di Verrua, è impegnato militarmente nell’esercito sabaudo per i combattimenti di Staffarda e qui commette un gravissimo errore.
Evidentemente, mietere vittime fra i nemici non è cosa sufficiente a placare la sua rabbia, che oltretutto è unicamente rivolta verso il duca al fianco di cui combatte.
Accecato dall’ira, durante gli scontri scappa e prende il comando di un piccolo reggimento francese, commettendo così alto tradimento.
Vittorio Amedeo II si mostra abbastanza indulgente: negozia l’allontanamento degli Scaglia di Verrua da Torino e un indennizzo di 15.000 lire a favore della contessa, la quale –per non essere allontanata dalla città assieme al marito, ai figli, e a tutto il parentado acquisito- viene chiamata ufficialmente a corte come dama di compagnia della duchessa Anna Maria d’Orleans.

Coinvolgendo Vittorio Amedeo II in un amore fatto di continui litigi e riappacificazioni, in un’altalena di contrasti che alimenta sempre maggiormente il desiderio di conquista e la passione che albergano nel suo animo, Jeanne Baptiste continua a tenere il duca legato a sé e ne diventa oltre che l’amante prediletta, anche la confidente e, per certi versi, la consigliera.
Talvolta questioni politiche vengono discusse in modo informale con la contessa prima di essere ufficializzate e Jeanne riesce anche a influenzare certe decisioni del duca, letteralmente conquistato da lei.
La contessa appare davvero abile anche a domare e contrastare amorevolmente gli eccessi del suo innamorato ed il suo carattere impulsivo, possessivo e passionale che rischiano però di diventare per lei una gabbia scomoda.
In verità Jeanne riesce ad avere una certa libertà e intrattiene relazioni anche con altri personaggi, fra cui, ad esempio, il principe Eugenio di Savoia che la inizia al collezionismo di opere d’arte tenendo con lei un fitto rapporto epistolare.

Jeanne Baptiste nel 1694 dà alla luce il secondo figlio di Vittorio Amedeo II, a cui viene dato il nome di Vittorio Francesco. Finalmente un figlio maschio, per il duca! Peccato solo che sia illegittimo!

La contessa ha ormai raggiunto il culmine del suo potere a corte e si sente sempre più stretta dalla gelosia di Vittorio Amedeo II.
Desiderosa di godere di una nuova libertà incondizionata e timorosa per gli effetti che potrebbe avere sulla sua figura il legame sempre più marcato che Vittorio Amedeo II sta maturando verso gli imperiali, Jeanne decide di organizzare il suo rientro a Parigi, per ricongiungersi con la famiglia alla corte di Luigi XIV.
Ovviamente all'insaputa di Vittorio Amedeo II!



Il Conte Ignazio cercherà di farsi riammettere alla corte sabauda?
Come reagirà la duchessa Anna Maria d'Orleans alla nascita del primo figlio maschio di Vittorio Amedeo II?
Riuscirà Jeanne Baptiste a organizzare la sua fuga senza farsi scoprire?

Lo scopriremo quando si riaprirà il nostro sipario!

Elisa Creaidee

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