Casa Broglia, un salto nel medioevo torinese

Casa Broglia è un edificio che di sicuro non passa inosservato a chi nel percorrere le strade del centro di Torino raggiunge Largo IV Marzo.
Questa limitata area ha tantissime storie (e tantissima storia!) da raccontare. Qui infatti si concentra la maggior quantità di tracce medievali della città ed una delle più importanti è proprio Casa Broglia, menzionata già con questo nome in un documento registrato al catasto nel 1323 da Pietro Broglia, all’epoca proprietario dell’edificio.

Casa Broglia

Casa Broglia mostra le caratteristiche delle abitazioni signorili del tardo medioevo: edifici alti due o tre piani, con le finestre a crociera e con le cornici marcapiano realizzate in cotto. In verità all’epoca non era una semplice abitazione signorile: era una locanda.
Si chiamava “Hospicium Signi Coronae”, ma non era certo l’unica locanda della città, anzi! Pare che a Torino un editto imponesse a chi entrava in città di trascorrervi almeno una notte, quindi di locande e taverne la città era davvero zeppa! Ma l’Hospicium Signi Coronae aveva una posizione davvero strategica, posta com’era vicina alla Porta Palatina, dalla quale si accedeva alla città, al Castello e alle piazze centrali del mercato (le antiche Piazza delle Erbe e Piazza del Grano di cui vi ho già parlato in questo articolo).

Oltre a questo era rinomata anche perché offriva sempre corredi da letto completi e puliti, e metteva a disposizione degli ospiti anche un’ampia stalla coperta in cui le loro cavalcature potevano essere adeguatamente nutrite e avevano un ricovero protetto. Tutto questo rendeva l’Hospicium Signi Coronae un vero e proprio albergo d’elite. E tale era rimaso fino al XIX secolo, anche se  ne era stato modificato il nome in “Albergo della Corona Grossa”. Fra queste mura ebbe alloggio la maggior parte degli ambasciatori ricevuti a corte.

Parlando di corte, vi racconto un’altra piccola curiosità riguardo Casa Broglia. Grazie alla sua posizione centrale, affacciata su di una piazzetta, Casa Broglia era l’ideale anche per certe funzioni di utilità sociale.
Pare infatti che sull’angolo smussato del palazzo venissero appesi gli ordini e i bandi cittadini, e che questi venissero anche letti ad alta voce dal banditore di corte a beneficio degli analfabeti. Questo slargo della città grazie a questa usanza aveva preso il nome di Cantone delle Grida.

Come vi ho già accennato, in questa zona della città si trovano parecchie testimonianze di un tempo antico, spesso spazzato via dall’esuberante fissazione dei Savoia a disfare e rifare, coprire e rielaborare ogni edificio, piazza o quartiere su cui ponevan lo sguardo! Beh… Pare che la cornice posta al di sopra dell’attuale passo carrabile su Via Porta Palatina sia ciò che rimane dell’antica cornice dell’insegna dell’Albergo della Corona Grossa, anche se la sua datazione non è stata stabilita con precisione.


Elisa Creaidee

1 commento:

  1. Casa Broglia fu`costruita come casa-forte ai primissimi inizi del XIV sc dalla nobile famiglia mediovale Broglia dei Grimaldenghi.Come puo` asserire che era una locanda ?Lo fu` di seguito . Palazzo Reale fu ultimato nel XVIIsc .Gli ospiti dei Savoia normalmente risiedevono nell`ex casa-forte degli Acaja o Palazzo Madama.L`insegna dell`Albergo Corona Grossa fu posta dalla famiglia Tavella di Fiumet che acquistarono l`edificio alla fine del XVIII sc.

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