Il miracolo del Corpus Domini


La scena iniziale di questo racconto ci porta nell’anno 1453, nel lontano paese fortificato di Exilles, in Val di Susa, che a quel tempo fa parte del territorio francese.
Nella piccola chiesa di Exilles avviene un furto per mano di due soldati francesi, i quali rubano tutto quel che trovano e non stanno certo a guardare e a far selezioni nella fretta di accaparrarsi un buon bottino. Con il resto della refurtiva, si portano via anche l’urna contenente il Santissimo Sacramento.
Rubando le Santissime Ostie, i soldati commettono un sacrilegio ancor peggiore del semplice rubare nella Casa del Signore, ma tralasciamo questa considerazione che certo quei due, sul momento, non valutano minimamente. A dirla tutta forse non si rendono neppure accorti di quel che si sono messi in saccoccia!


basilica chiesa corpus domini torino
Lapide in memoria del Miracolo del Corpus Domini

Ad ogni modo, per rivendere il bottino devono andare in una città abbastanza grande da permettergli di passare almeno un poco inosservati e riuscire a piazzare ciò che hanno con sé. Scelgono Torino, che è la più vicina e sicura, e si avviano verso la città.
E’ il 6 giugno e i due soldati camminano coi loro muli in mezzo alla gente che passa per Piazza delle Erbe* e Piazza del Grano*. E la gente non è poca, dato che è un giorno di festa: si festeggia il Corpus Domini e la vicina Chiesa di San Silvestro* è tutto un via vai di gente.  

Il mulo che nelle sue bisacce portava le Ostie, nella ressa inciampa e cade, riversando a terra tutta la refurtiva con un gran frastuono di metallo. Tutta la piazza si gira a guardare e il Santissimo Sacramento si libra nell’aria e lì rimane, sospeso nel cielo della piazza, emanando una luce dorata.
La notizia corre veloce di bocca in bocca e qualcuno corre a chiamar il vescovo nel Duomo.
Quando arriva il vescovo, Ludovico da Romagnano, dietro di lui s’è già formato un nutritissimo corteo di fedeli e curiosi. Il vescovo raccoglie il calice da terra e lo leva verso l’alto. L’Ostia lentamente ridiscende e lì si posa. 

Il miracolo s’è compiuto e la città è tutta un giubilo.
Giustamente si vuole celebrare l’avvenimento.

Oggi la Basilica del Corpus Domini ci permette di ricordare questo miracolo, che è raffigurato sulla pala centrale dell’altare della Basilica del Corpus Domini e sugli affreschi della volta. Inoltre all’interno della basilica, protetta da una cancellata di ferro, si trova la pietra su cui cadde il mulo e sopra a cui si compì il miracolo.
Ma per certi versi anche la storia che narra il percorso della relizzazione della Basilica, fa quasi cantare al miracolo pure quella! Se sei curioso, puoi leggerla qui.


* Piazza delle Erbe è l’attuale Piazza di Palazzo di Città, mentre Piazza del Grano è l’antico nome di Piazza del Corpus Domini. Le due piazze erano già nel XV secolo collegate fra di loro.
La Chiesa di San Silvestro si trovava invece ove oggi si trova la Chiesa dello Spirito Santo.


Elisa Creaidee

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